Cilindro europeo e chiavi protette
Cosa sono le chiavi protette? In cosa consiste la loro protezione? Si tratta solo di proteggere le chiavi dalla duplicazione indebita o c'è anche qualcos'altro?
Si sente parlare sempre più spesso di cilindro europeo e di chiavi protette; di profili personalizzati; di serrature e cilindri "protetti"... Sì, ma protetti da che cosa?
In seguito a queste voci molti operatori del settore (sia esperti di serrature che sedicenti tali) si sono messi a commercializzare cilindri e chiavi corredate da un cartellino di plexiglas, formato credit card, che molti di voi già conoscono e che dovrebbe infondere al prodotto imprecisate "caratteristiche di sicurezza". Ma che cosa è esattamente, o che cosa rappresenterebbe, questo cartellino? In origine nasce come "carta di proprietà" e, oltre a riportare i codici più o meno indiretti della combinazione del cilindro, darebbe soltanto al suo possessore il diritto di duplicare le chiavi correlate. Questo in quanto il profilo o matrice di quelle chiavi non sarebbe liberamente distribuito sul mercato, ma concesso in esclusiva soltanto ad alcuni rivenditori autorizzati. I rivenditori, a loro volta, dovrebbero richiedere la presentazione in solido della "carta" prima di provvedere alla duplicazione. Fin qui tutto bene. Visto il successo ottenuto dal "cartellino" a corredo alle chiavi, molti produttori hanno provveduto a dotare di cartellini in plexiglas buona parte dei loro cilindri, ma, talvolta, senza preoccuparsi troppo di come avrebbero distribuito sul mercato sia i cilindri che le matrici delle chiavi e magari dimenticando pure di brevettarne il profilo per la produzione in esclusiva. Ora, veniamo al punto: Non tutti i cilindri muniti di una carta, pertanto, sono realmente protetti dalla duplicazione impropria delle chiavi, anzi, buona parte non lo è affatto. In oltre, quand'anche un cilindro fosse effettivamente dotato di chiavi protette (dovremmo parlare più di controllo della duplica anziché di protezione), quindi con un brevetto che ne rende perseguibile l'indebita produzione o duplicazione, fino a che punto possiamo considerarlo sicuro se viene liberamente venduto "al banco" a qualsiasi acquirente? Qui si apre un secondo capitolo, un po’ più difficile da capire se non si è addetti a certi lavori. Tenterò di spiegarlo comunque, seppure con la discrezione richiesta dal caso: Provate (se ci riuscite) ad acquistare dal ferramenta di fiducia un cilindro di sicurezza, protetto, si, ma col profilo concesso in esclusiva ad una Banca… Dubito che possiate riuscirci. Questo perché, nelle mani di un esperto le chiavi correlate al cilindro in questione rivelerebbero troppe informazioni sul profilo utilizzato da quella Banca e, di conseguenza, anche la "strada" per generare strumenti in grado di decifrare e aprire la tipologia di quel preciso apparato. Sono dunque i cilindri di quella Banca che possiamo considerare davvero protetti, perché non solo il personale addetto che utilizza le chiavi non può fare duplicati senza presentare la carta di proprietà, ma soprattutto perché i cilindri e le relative chiavi di quello specifico profilo non vengono venduti liberamente sul mercato. Non si trovano proprio. In sostanza, la cosa che più conta in un cilindro a chiave protetta e profilo personalizzato è il circuito di mercato attraverso il quale viene distribuito verso l'utente. Se questo circuito è "chiuso" su un unico gestore che si limita ad installarlo esclusivamente presso i suoi utenti finali, allora sarà protetto e sicuro. Se invece il circuito è "aperto" verso i cosiddetti centri autorizzati che poi lo vendono liberamente al pubblico, personalmente non lo considero più tale.Chiunque può approvvigionarsene entrando in possesso delle chiavi di quel profilo e, se questo "chiunque" sa il fatto suo, la protezione è già andata a farsi benedire…
I costi di gestione di un profilo protetto a circuito chiuso vanno a gravare su poche unità di prodotto innalzandone inevitabilmente il prezzo, ma innalzando allo stesso modo anche il livello di sicurezza del dispositivo. D'altro canto, non possono esistere cilindri di sicurezza veramente protetti in "versione economica", sarebbe un controsenso.
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